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Margherita Vicario a Cannes 2025: il look grandeur con abito moulage Vivienne Westwood e bracciali gladiator

Published: 2025-05-22

Margherita Vicario a Cannes 2025 in Vivienne Westwood per la première Fuori di Mario Martone

Dalla magica serata dei  - che l'ha vista vincere come Miglior Regista Esordiente con  (nonché premiata anche per la Miglior Canzone, Aria, e Migliore Composizione musicale) - Margherita Vicario ha acceso anche il  calpestando il red carpet come ospite della première di , il film in Concorso diretto da Mario Martone. Un nuovo momento di “gloria” che la nuova dirompente voce del cinema italiano ha vissuto indossando - come già fatto ai David - un altro abito firmato Vivienne Westwood. Per questo red carpet francese, abbiamo sentito lo stylist Simone Furlan che ci ha raccontato la storia del look per la Croisette.

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Gianluca Minchillo

Margherita Vicario al Festival di Cannes 2025: i dettagli del look

Andiamo a scoprire nel dettaglio il look. Margherita Vicario ha indossato un lungo abito nero, monospalla, con una sorta di morbido moulage che dona carattere al look oltre a essere una citazione della sua storia: “Rispetto a quello indossato ai David - ndr sempre un Vivienne Westwood - più pomposo, questo è decisamente più sobrio, senza strascichi, per osservare il dress code - ci racconta Simone - In questo look c'è della romanità antica, con degli elementi che ricordano quelli che sono il drappeggio delle vesti dell'antica Roma”. Un omaggio al costume, certo, ma anche alla sua città natale, Roma.

A completare, continua Furlan, “Sono i gioielli di Tiffany & Co., tra cui alcuni pezzi di Elsa Peretti - che celebro a livello iconografico perché una designer che amo: ha letteralmente trasformato l'idea del gioiello ma anche contribuito, con il suo lavoro, ad emancipare la figura delle direttrici creative all'interno della della moda e del gioiello - con dei bracciali gladiator - conclude - Le scarpe, dalla scollatura a coda di rondine, e la clutch sono di Roger Vivier by Gherardo Felloni, come per i David”. Un ensemble grandeur che ha catturato i flash.

Per lo stylist combinare tutti questi elementi “È stato un good match perché questi dettagli iconografici del passato si legano al lavoro che fa Margherita nella musica e nel cinema. Arricchire i look con delle reference che vengono dal passato, rimodernizzandole e reinterpretandole in chiave nuova, secondo me è importante. Quindi guardare in avanti, ma strizzando l'occhio a quello che è il passato”.


ROBERTADALLOGLIOPHOTO

Margherita Vicario a Vogue Italia: “Cannes, che emozione! Elodie è talento puro”

“Per me è una grande emozione perché non ero mai stata a Cannes - ci racconta Margherita Vicario appena prima di percorrere il red carpet - Dopo Berlino e Venezia mi mancava solo questo festival, uno dei più importanti del mondo. L'atmosfera mi sembra molto gioiosa, sono venuta a fare il tifo per Mario Martone a cui sono molto affezionata e anche a questo cast stupendo, con Valeria Golino, Matilda De Angelis è la mia cara amica Elodie di cui seguo il percorso unico che veramente solo lei ha saputo costruire col suo talento e quindi sono proprio felice di di applaudirla dal vivo”.

 

Un parola sul look di Vivian Westwood: “Adoro le sue forme irregolari perché si adagiano su di me sempre in maniera perfetta, ma anche casuale, che è quello che io preferisco, una spontaneità ma molto elegante e ovviamente sempre anche con i miei gioielli di Tiffany e Roger Vivier”.

@pacomengozzi

Il look indossato ai David di Donatello 2025, sempre di Vivienne Westwood

“Squadra che vince non si cambia” continua Simone Furlan, che ci spiega che anche ai David di Donatello 2025 la regista di Gloria! scelse un abito couture firmato Vivienne Westwood. “Quella dei David per lei è stato come chiudere un cerchio visto che presentammo in anteprima mondiale il film alla Berlinale 2024: è stata una grande emozione, per me lei è un genio”.

A tutti noi resteranno impresse le parole di Margherita Vicario durante i suoi discorsi di ringraziamento, quando è salita sul palco a ritirare i premi: Il riferimento è ai due discorsi politici della regista, che ha invitato le istituzioni a non investire nelle armi ma nella cultura, nel cinema, e ha poi posto riflettori anche sulla situazione femminile nella musica (memorabile il passaggio "Non fatene una questione ideologica, ma statistica").

“È stato un momento bello e importante - ci spiega Furlan - I suoi speech sono rimasti impressi a tutti ed è bello che li abbia tenuti indossando questo abito rosso passione di Vivienne Westwood che ho scelto perché volevo richiamare quelle atmosfere e silhouette che hanno anche le sue protagoniste nel film, tant'è che la corsetteria, tutto quel mondo che appartiene ai codici stilistici di Vivienne, si vedono chiaramente in quell'abito. Sono quegli stessi codici che troviamo anche nelle silhouette delle forme dei costumi che ha scelto la costumista Mary Montalto in Gloria! per le protagoniste orfane del film che nel 700 indossavano queste gonne ampie con dei corpetti nella parte superiore. Per Margherita ho così voluto richiamare questi due elementi del film in una chiave couture”.

Ernesto S. Ruscio/Getty Images

Il colore rosso per me rappresentava tutto l'Amore e la passione che Margherita ha messo nel suo lavoro in questi anni: si sta riprendendo tutta la gloria che le spetta. Lei porta valore all'arte, alla musica in questo momento di deriva culturale, per me fa parte di un movimento di resistenza e anche di rivoluzione: non è solamente combattere, ma è combattere creando qualcosa di nuovo e di innovativo. Lei lo fa con il cinema, ha creato un film immediatamente unico, riconoscibile, suo. E io cerco di farlo a livello di stile creando una personalità moda che la rispecchi. Lei, che proviene dalle arti performative, dal teatro, è una persona che mi dà anche modo di giocare, anche con ciò che indossa. E io la seguo, siamo sulla stessa onda”.

Mondadori Portfolio/Getty Images

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